
Il ragù napoletano
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Se la pizza è indubbiamente la regina della cucina partenopea, a Napoli siamo in molti a ritenerne degno consorte sua maestà il ragù. Decantato da Marotta ne l’Oro di Napoli, immortalato da Eduardo de Filippo nella poesia ‘O rraù e nella commedia Sabato, Domenica e Lunedì, il ragù è l’essenza stessa del pranzo domenicale, un fondamento della tradizione gastronomica, un pezzo di cultura napoletana in ogni senso.Il ragù non “è carne c’ ‘a pummarola”: la ricetta del ragù è una di quelle nozioni che appartiene al corredo base di ogni famiglia napoletana e da generazioni si tramanda da “madre in figlia”, ma sarebbe il caso di dire da genitori a figli, visto che oramai anche noi maschietti ci mettiamo sempre più spesso ai fornelli! Ogni famiglia ha dunque la sua ricetta particolare, custodita segretamente o condivisa con i vicini e la parentela. Sono guai poi se per effetto di un matrimonio si incontrano due varianti diverse del pregiato oro rosso: “chi glielo dice che quello che piace a me lo faceva solo mammà?” E’ nel fine settimane che si celebra nelle case napoletane quel rito che sublima il pomodoro ad uno dei suoi più alti livelli di degustazione. Il ragù richiede tempo, molto tempo: deve pippiare per ore, solo così raggiunge quella consistenza e quel gusto che lo hanno reso leggendario. Nelle preparazioni tradizionali si cominciava a cucinarlo il sabato sera, per poi averlo pronto per il grande pranzo della domenica. Pronájem sídla . Ma oggi, nelle preparazioni più leggere, bastano anche quattro-cinque ore di cottura la domenica mattina, a costo però di svegliarsi sufficientemente presto e sopportare gli strali dei tradizionalisti! Da non dimenticare, poi, che insieme alla salsa si prepara anche la carne al ragù, che costituisce il secondo perfetto da abbinare ai maccheroni al ragù. Passeggiando la domenica nei vicoli di Napoli si viene resi partecipi di questo rito, perché in ogni angolo si percepisce l’odore della salsa provenire dalle porte dei bassi o dalle finestre dei primi piani. E chi ha il naso allenato può capire se la signora Giuseppina ha fatto la lardellatura o se la portiera del palazzo ci ha messo il concentrato. |
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