Il Vino Novello Italiano.
Il vino Novello è un vino leggero e frizzantino. Per berlo non occorrono feste o ricorrenze ma solo il piacere del gusto e del palato. Non occorre essere esperti enologi per apprezzarlo e naturalmente berlo per il proprio piacere.
Grazie alle sue caratteristiche organolettiche che lo distinguono e lo fanno apprezzare sempre di più il vino Novello italiano sta conquistando fette di mercato in costante crescita, soprattutto tra i più giovani che ne apprezzano la trasparenza del colore, la bassa gradazione alcolica, la leggerezza, e il bouquet aromatico.
Il vino Novello si può bere molto prima del vino tradizionale ma non ha un alto grado di conservazione.
Il vino Novello italiano ha anche un piccolo vantaggio sul cugino d’oltralpe: grazie alle disposizioni del Ministero delle Politiche Agricole italiano il vino Novello può essere messo in vendita ufficialmente dal 6 Novembre ed imbottigliato fino al 31 Dicembre. Quindi in anticipo sul cugino francese Beaujolais, che si può assaggiare solo dal 21 Novembre.
Sembra che il vino novello abbia origini francesi e che risalgano agli anni ’50 in Francia nella regione di Beaujolais, grazie a Flanzy, un ricercatore francese. In Italia il vino Novello è nato nel lontano 1975 in casa dei Marchesi Antinori (Firenze) che ne iniziò la produzione.
Negli ultimi 13 anni, la produzione italiana ha avuti incrementi del 300% e le aziende che lo producono sono aumentate del 50% (si contano circa 350 aziende, la maggior parte al nord ed al centro). I maggiori produttori italiani sono: Cavit, Banfi, Artinori, Sella & Mosca e Ruffino. L’anno scorso la produzione è stata di circa 20 milioni di bottiglie di vino, per un fatturato di circa 150 miliardi di vecchie lire. In Francia si è raggiunta una produzione di 60 milioni di bottiglie di Beaujolais, di cui circa il 50% destinato all’estero. |
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