
Il Napoli batte il Legia Varsavia con il risultato di 5-2 e vola ai sedicesimi di Europa League a punteggio pieno, con ben 22 gol fatti e tre subiti nelle sei partite del girone. Il match contro i polacchi è poco più di un allenamento per gli uomini di Sarri, che rifilano 4 gol al fanalino di coda del girone grazie alla prima marcatura di Chalobah, ad Insigne, una doppietta di Mertens e Callejon. Esordio stagionale per il classe ’96 Luperto entrato al 79′ al posto di Koulibaly
Gabriel 6 – Non ha molte occasioni per giocare, vista la presenza di un totem come Pepe Reina: stasera la tocca davvero in pochissime occasioni, non si tuffa nemmeno sui gol di Vranjes e Prijovic.
Maggio 6 – Fascia di capitano al braccio ed un avversario sulla fascia, Kucharczyk, tenuto abbastanza a bada. Mantiene la posizione e non sfigura quando viene chiamato alla folata offensiva.
Chiriches 6 – Nell’ultimo match europeo ha messo a segno il primo goal in azzurro, in quest’altro…pure, anche se glielo annullano! Liscia anche il pallone svettando da solo in mezzo all’area di rigore. (Dal 79′ Luperto 6 – Sarebbe potuto entrare prima, una sufficienza di incoraggiamento perchè è l’esordio stagionale: anche se, alle sue spalle, Prijovic mette a segno il 5-2)
Koulibaly 6 – L’unico superstite della difesa titolare svetta con il suo ormai solito fisico, e si butta in avanti anche sui calci piazzati quando capita. Ordinaria amministrazione, senza infamia e senza lode. (Dal 68′ Albiol SV – Una ventina di minuti anti-freddo)
Strinic 6 – Promosso allo Jan-Breydel Stadion di Bruges, stavolta tiene bene la posizione anche se si fa scappare via Bereszynski in avvio di ripresa.
David López 6 – Stranamente tira dalla distanza, lui che rifiuta quasi sempre la conclusione, e colpisce la traversa. Si fa vedere in proiezione offensiva con il passaggio per Chalobah, non lo si è mai visto così propositivo da quand’è in azzurro. Anche se gli avversari non sono granchè.
Valdifiori 6 – Le voci di oggi, su di un ipotetico passaggio alla Fiorentina, non sortiscono il migliore effetto possibile: dal suo destro parte il corner che Chiriches mette in rete, ma il bis non riesce per un fallo dubbio chiamato ad El Kaddouri. Discreto, non esalta.
Chalobah 6,5 – Il debutto assoluto al San Paolo lo vede subito protagonista con un interessante lancio per Insigne, mostra una buona gamba in mezzo al campo e trova il primo gol in azzurro. Ma adesso non si dica che, a centrocampo, non servano comunque dei rinforzi a gennaio.
El Kaddouri 6 – Elegante nel tocco, viene accusato di ostruzione in occasione del 3-0 annullato a Chiriches. Non incide tantissimo, stasera i protagonisti sono stati altri.
Insigne 6,5 – Forse è la prima volta a questi livelli da punta centrale (punta, poi…), va subito al tiro: prima abbastanza rivedibile, poi alla mezz’ora sfiora il palo alla sinistra di Kuciak e ringrazia Jodlowiec per lo sciagurato assist del raddoppio. (Dal 55′ Callejon 6,5 – Cerca il quinto gol in Europa League, lo trova dopo un minuto e mezzo. E colpisce anche un palo)
Mertens 7,5 – Rientra dall’inizio, ed è già la migliore notizia per Sarri: impegna Kuciak su punizione, mette in mostra un buonissimo affiatamento con Lorenzo Insigne col quale duetta quando vuole. Mette dentro l’assist per Callejon, è molto attivo fino a trovare il gol con un bel destro che colpisce il palo. Clamorosa la serpentina a venti minuti dalla fine, tra difensori imbambolati. Guastatore di una difesa polacca devastata, mette la ciliegina col il gol della manita, che gli vale mezzo voto in più.
Sarri 6 – Il Napoli-2, nella desolazione di uno stadio San Paolo vuoto, mette all’opera un match onestissimo contro un avversario che, sotto sotto, quasi non prova a giocarsi la qualificazione: il gol di Chalobah arriva dopo una percussione in una prateria difensiva, quello di Insigne è frutto di un retropassaggio elementare. Il Legia è davvero poca cosa, specialmente a livello difensivo: il gol del 3-0, con il pallone che attraversa l’area avversaria, è lampante. L’attenzione però viene clamorosamente a mancare nell’azione del 3-1 di Vranjes, dove la dormita è generale: se proprio gli si può muovere una critica, nonostante il girone da record, è il poco utilizzo dei giovani. Capiamo i record, ma veder entrare Luperto a poco più di dieci minuti dal termine è quantomeno tardivo.
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