Sarri: “L’urlo Champions? Prima bisogna battere il Frosinone, Higuain dice che lo critico come fa il padre, può migliorare”

– Il Napoli è ad un passo da un risultato storico, con quale emozione vive questo momento?
 “Sono senza nessuna emozione. Ho molta concentrazione. Il clima intorno alla squadra non è quello giusto. La partita con le premesse mentali che ci sono non è semplice. I tifosi ci daranno una mano, il ruggito del San Paolo sarà fondamentale. La squadra vive nella realtà. La mente dei ragazzi deve essere predisposta a faticare”.
 – C’è stato un momento in cui ha pensato di poter vincere lo scudetto?
 “La Juventus ha vinto 26 partite su 27, la Juve si è dimostrata di un’altra categoria. Hanno vinto meritatamente il campionato. La vedo dura che la Juventus possa vincere”.
 – Non sente di essere già un allenatore di una grande squadra?
 “Abbiamo fatto il record di punti storico. La testa deve restare su quello. I dati accessori ci fanno piacere, ma la mente va indirizzata alla partita”.
 – Il secondo posto sarebbe una grande gratificazione…
 “La visione giornalistica delle vicende di uno sportivo non sempre coincide con le emozioni che uno prova. Vincere la serie B, la C2, sono emozioni intime. Il secondo posto sarebbe il risultato più importante raggiunto in carriera. Il Napoli sta dimostrando di avere un rendimento altissimo”.
 – Se ad agosto le avessero chiesto di arrivare secondo?
 “La sensazione che avremmo potuto fare bene l’ho avuta subito”.
 – Ha un rimpianto?
 “Ho nella testa solo la partita col Frosinone. Poi verrà il momento delle valutazioni finali. Fa parte della natura di chi fa sport. Chi non ha voglia di migliorare è morto”.
 – Ci sono giocatori migliorati tantissimo nell’ultima stagione, si sente un punto fermo della squadra?
 “Tutto passa dalla partita col Frosinone. Mi sento uno che ha dato una mano alla squadra, cercando di aiutare i ragazzi dove si sono mostrati più vulnerabili. Il grande merito di questo gruppo è la disponibilità. In parte erano tutti calciatori affermati”.
 – Il rapporto che ha creato con Higuain…
 “Grande merito è della mamma. Gonzalo mi dice che sono come suo padre, lo critico sempre. Questo gli è servito da stimolo. Ha un potenziale straordinario. E’ un giocatore di livello mondiale. Dall’esterno avevo la sensazione che potesse fare di più e l’ha fatto. Ha ancora dei margini. I meriti principali sono i suoi, i miglioramenti li ha in canna”.
 – Si è creato un bel feeling con i tifosi…
 “Sono orgoglioso della squadra, i risultati sono stati importanti per far ritornare la gente allo stadio. Il pubblico ci deve dare una mano col Frosinone”.
 – Il Napoli non ha mai sofferto quest’anno…
 “I giocatori hanno trovato qualche sicurezza in più. Tutto è nato dalla loro disponibilità. Nel calcio si può perdere anche per un singolo episodio. La sensazione che potevamo ripartire da basi solide c’era e così è stato”.
 – Le altre quando affrontano la Juventus non danno il massimo…
 “Se una squadra è più forte, 9 volte su 10 la squadra più forte vince lo stesso”.
 – A differenza dei suoi ultimi predecessori, è tifoso del Napoli. Cosa significa essere l’allenatore del Napoli in Champions? Sta sognando già l’urlo “The Champions” del San Paolo?
 “Mi tocco (sorride, ndr). Pensiamo prima a vincere col Frosinone. I tifosi saranno fondamentali. L’Atletico Madrid in settimana avete visto che ha fatto? Serve concentrazione. Io ho detto che non saprei fare quel tipo di calcio. Loro stanno facendo cose straordinarie. Ho una grande stima di Simeone, giocarci contro sarebbe difficile”.
(Antonio Petrazzuolo  Napoli Magazine)

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