
In questi giorni sto leggendo interessanti teorie, perlopiù fantasiose, sulla clausola rescissoria che era stata messa a Higuain e che è servita a farlo andare alla Juventus. Ho deciso di rispondere dunque ad alcune domande un po’ per chiarire a cosa servano le clausole e quali implicazioni abbiano.
Se De Laurentiis non voleva vendere Higuain, perché ha messo una clausola rescissoria?
Questa è la domanda principale. Leggo in giro “ha messo una clausola, quindi voleva venderlo”. O l’ancora più assurdo “bastava non mettere la clausola” o “bastava metterla di 250 milioni”. Sì, certo. Solo che non funziona esattamente così.
I contratti vanno negoziati. Ci sono alcuni elementi contrattuali che tendono a favorire la società, ed altri che tendono a favorire i giocatori (ma vale anche per gli allenatori in generale). L’aspetto più ovvio è che lo stipendio più basso favorisca la squadra e quello più alto favorisca il giocatore, ma nessuno dice “se non voleva dargli 5 milioni, perché non gliene ha dati 3 invece?” Tutti si rendono conto che sarebbe una domanda stupida, perché il giocatore ipotetico probabilmente si rifiuterebbe di firmare.
Qual è il contratto ideale per la società? E’ praticamente quello che aveva dato a Sarri: stipendio garantito basso, con bonus a salire. Controllo lungo con opzioni unilaterali da far scattare, ma pochi anni garantiti. Il Napoli aveva un solo anno garantito, per Sarri, con stipendio basso (e bonus, come detto), e poi aveva 4 opzioni da far scattare unilateralmente, quindi tecnicamente lo aveva sotto controllo fino a 5 anni. Se Sarri fosse andato bene, il Napoli avrebbe potuto far scattare le opzioni una ad una, pagandogli lo stipendio più bonus e trattenendolo fino a 5 anni. Se Sarri fosse andato male, avrebbe potuto licenziarlo, non dovendogli dare i bonus e non dovendogli pagare gli anni di opzione, visto che solo il primo era garantito dal contratto.
Al contrario qual è il contratto ideale per il giocatore? Un contratto lungo garantito (possibile quinquennale) con alto stipendio, senza bonus ma con tutta la cifra già garantita e la possibilità di svincolarsi unilateralmente a zero in qualsiasi momento. Perché è così? In caso di prestazione negativa o infortunio, al giocatore, la cifra ed i vari anni sono già garantiti tutti quanti, ma in caso di prestazione positiva, può andarsene (o minacciare di farlo, per avere un adeguamento contrattuale). Dani Alves per esempio aveva una clausola per svincolarsi a zero in caso di offerta dall’estero (gradita al giocatore, ovviamente).
Questi sono i due estremi. Nel mondo reale ovviamente ci sono contrattazioni e negoziazioni per raggiungere un punto d’accordo. Io ti do qualcosa, tu mi dai altro ed alla fine ci si incontra nel mezzo.
Questo è importante per capire cosa tenda a favorire la squadra e cosa tenda a favorire il giocatore. Qualsiasi cosa garantisca il contratto, ma permetta una “escape” (ossia un’uscita) dallo stesso da parte del giocatore, è uno strumento che favorisce il giocatore. Per questo la clausola è, inequivocabilmente e senza ulteriori interpretazioni, qualcosa a favore del giocatore.
Ci sono state interpretazioni fantasiose, molto forzate (e che denotano una scarsissima comprensione delle dinamiche contrattuali sportive) che dicono che la clausola favorisca la squadra. Non è vero: le squadre, quando non mettono clausole, possono trattenere il giocatore o spingere il prezzo verso l’alto o scatenare un’asta. La clausola rescissoria invece mette un tetto al valore potenziale del giocatore e non è necessario trattare con chi vende.
Il giocatore può quindi ad esempio chiedere di mettere una clausola. La squadra a quel punto può o cercare di farlo desistere (mettendo molti più soldi di stipendio garantiti sul contratto, o più anni garantiti), o cercare di metterla il più alta possibile o renderla inefficace per alcune squadre (forse l’unica cosa che il Napoli avrebbe potuto ottenere senza troppa fatica era di renderla valida solo per l’estero – per evitare quanto accaduto con la Juventus). Il giocatore può chiedere altro in cambio. Nel caso del Napoli e di Higuain, si era giunti ad un determinato compromesso: la clausola era presente, ma altissima (più del doppio del valore di acquisto). Per quanto riguarda la validità, pare che fosse in scadenza il 31 luglio, ossia a metà della finestra di mercato: probabilmente il giocatore l’avrebbe voluta sempre valida, mentre la squadra avrebbe preferito che terminasse il primo luglio (per avere tutta la finestra per lavorare). Anche in questo caso si raggiungono compromessi. Altrimenti il giocatore perché dovrebbe firmare ed accettare?
Certo, sarebbe stato meglio per il Napoli non mettere proprio la clausola, ma c’è da dire che altrimenti probabilmente Higuain non avrebbe proprio firmato il contratto. Le clausole rescissorie sono concessioni che una squadra fa, pur di ottenere altro. In questo caso, è riuscita ad avere 3 anni di Higuain. Senza la clausola, è altamente possibile che non sarebbe proprio venuto in primo luogo. L’esistenza della stessa, comunque, essendo uno strumento pro-giocatore (esattamente come le opzioni di prolungamento contrattuale sono uno strumento pro-squadra) dimostrava che Higuain fosse venuto a Napoli già con determinate idee in partenza: qualora il suo valore fosse diventato così elevato, se ne sarebbe andato volentieri. Dopo i primi 2 anni il suo valore non si è neanche avvicinato a 90 milioni ed è rimasto senza batter ciglio. Dopo il terzo invece ci è arrivato e lui se n’è andato senza pensarci su due volte.
In che maniera le clausole rescissorie aiutano a comprare o trattenere un giocatore?
Nel caso di Higuain, come detto probabilmente il giocatore si sarebbe rifiutato di venire al Napoli. Ma sostanzialmente si è voluto premunire: qualora il suo valore fosse arrivato a 90 milioni (che implica essere il più forte centravanti del mondo, quale lui è, oggi), avrebbe voluto poter tornare nel calcio delle squadre più “grandi”. In poche parole, lui è venuto volentieri a Napoli, ma con la possibilità, qualora fosse stato richiesto a quel livello da una grandissima, di potersene andare. E’ esattamente ciò che è successo. Sono le dinamiche previste dalla contrattazione. Non bisogna pensare che la clausola rescissoria abbia portato via Higuain, bensì che abbia permesso al Napoli di averlo per 3 anni, anziché non prenderlo proprio.
Ci sono altri casi in cui la clausola permette dei prolungamenti contrattuali. Prendiamo Lavezzi: non c’era clausola quando arrivò, poi per il rinnovo la pretese ed alla fine rimase 5 anni. Se non fosse stata messa la clausola nel rinnovo, è probabile che non avrebbe firmato il contratto stesso, e se ne sarebbe andato a parametro zero alla fine del contratto originale (o per pochissimi soldi in un tentativo disperato del Napoli di recuperare due soldi).
Prendiamo anche i casi di Hysaj e Koulibaly: è sostanzialmente da ottobre scorso che i loro procuratori parlano di “interessi di grandi squadre” ed hanno fatto capire di volerli portare via il prima possibile. Loro non hanno alcuna clausola al momento, ma è probabile che non firmeranno un rinnovo che ne sia privo, quindi il Napoli rischia o di doverli vendere sotto prezzo, o di perderli a zero alla fine del loro contratto originale, se non vorrà piegarsi. E’ più probabile che li si convinca a rinnovare con un ritocco all’ingaggio e con una clausola particolarmente elevata (tipo 60 milioni per Kalidou e 35 per Elseid). Questo potrebbe portare a tenerli un anno o due in più rispetto alle aspettative.
Certo, una cosa è ovvia: quando si mette una clausola, vuol dire che il giocatore se ne vuole andare. Nel caso di Hysaj e Koulibaly per esempio è ovvio. Se continueranno a giocare così e continueranno a crescere, se ne andranno. Non sono a Napoli per rimanerci. La clausola rescissoria è una concessione fatta al giocatore (garantisce loro di non “essere prigionieri” della società, qualora dovesse arrivare un’offerta di quel livello), che in cambio finisce per concedere a sua volta un anno o due in più alla squadra di appartenenza. E’ appunto lo spirito della negoziazione: do ut des. Ma sempre parlando di Hysaj e Koulibaly: sappiamo già che vogliono andarsene ora o fra un annetto. Già guadagnare dell’altro tempo (o assicurarsi che lo facciano per una cifra consistente quando verrà il momento) sarebbe importante.
Ma se una squadra paga la clausola, il giocatore è obbligato a trasferirsi?
No. L’Arsenal per esempio aveva attivato la clausola rescissoria di Jamie Vardy, che però ha deciso di rimanere per giocatore la Champions League col Leicester. La scelta diventa unicamente del giocatore, in quel caso. Higuain avrebbe potuto rifiutare, se avesse voluto.
Sì, ma perché solo il Napoli mette queste clausole?
Non le fa solo il Napoli. Tutt’altro. Le mettono ormai tantissime squadre, oserei dire tutte, ma semplicemente i termini contrattuali precisi di ogni giocatore non sono conosciuti. Io per esempio non sapevo che esistesse una clausola rescissoria per Pjanic, ma c’era ed era veramente bassissima rispetto al valore del giocatore (e non era certo un segno della volontà della Roma di cederlo, bensì appunto una concessione per poter avere la sua firma in primo luogo). Pare che ne esista una per Vecino, una per Vardy, ed in generale in Spagna ce l’ha qualsiasi giocatore, inclusi Messi, Cristiano Ronaldo e compagnia.
In tanti, tantissimi casi l’esistenza della clausola rescissoria non è nota, ma è più che evidente che sia presente in tanti giocatori di tantissime squadre. L’esempio di Pjanic è chiarissimo: anche i grandi giocatori di altre squadre la pretendono e la ottengono. Chissà quante ne esistono, ma semplicemente non ne siamo a conoscenza. Anzi, il Napoli è stato bravissimo fino ad oggi a concederla solo a Lavezzi, Cavani e Higuain, riuscendo ad ottenere cifre altissime. Nella concessione che ha dovuto fare, almeno (al contrario ad esempio della Roma) è stato bravo a limitare i danni. Ma bisogna sempre ricordarsi: è una concessione fatta alla volontà del giocatore. Le squadre possono solo proporre di metterla alta, ma anche la cifra va negoziata col giocatore stesso, quindi deve accettarla anche lui.
E perché la Juventus non le mette?
Beh, di solito non ne mette perché le clausole rescissorie sono pretese dal giocatore proprio per poter, un giorno, finire in un club come la Juventus (o suo simile). Le squadre che pagano di più, che possono ambire a vincere la Champions League e tendono ad essere favorite per vincere il titolo. Prima ho detto che in Spagna si mettono come prassi a tutti i giocatori, ma in certi casi (vedi Cristiano Ronaldo, che ce l’ha di un miliardo di euro) sono simboliche ed irraggiungibili: ai giocatori del Real interessa poco avere una clausola rescissoria, perché il Real è il punto d’arrivo, non di transizione, come può essere il Napoli.
Premesso ciò, anche la Juventus concede delle clausole particolari. Per esempio nel contratto di Pogba è stipulato che il 20% del costo del cartellino debba essere girato come commissione a Mino Raiola, quindi la Juventus perderà una grossa cifra in questo modo. Inoltre non possiamo sapere se in effetti la Juve non conceda clausole rescissorie, perché in genere diventano note solo quando vengono “attivate”, altrimenti credo che non avremmo mai saputo niente di quella di Pjanic. Inoltre, avendo le clausole cifre piuttosto elevate rispetto al valore del giocatore, raramente vengono pagate ed appunto attivate. Pensate anche a Higuain: solo una squadra è arrivata a pagare la clausola stessa, mentre altre non si sono ancora avvicinate. Insomma, è piuttosto raro che vengano attivate ed è spesso impossibile venire a sapere della loro esistenza, altrimenti.
Ma questo vuol dire che il Napoli è un club di seconda fascia.
Nì. Come detto, in certi casi è prassi. Ma i giocatori non si trasferiscono solo dalla seconda fascia. Luis Figo passò, con clausola rescissoria, dal Barcellona al Real Madrid, e finì con una testa di maiale mozzata tirata in campo, roba da far sembrare la situazione di Higuain una simpatica burla. Gotze, del vivaio del Borussia Dortmund, rinnovò con clausola rescissoria e poi la usò per passare al Bayern Monaco. La Roma ha perso Pjanic. Il Barcellona (di nuovo) ha perso Dani Alves a zero addirittura perché aveva una clausola di svincolo unilaterale per andare all’estero.
In generale i giocatori cercano sempre di migliorare la propria situazione: chiedono più anni, contratto più alto ed eventualmente clausole che permettano loro di trasferirsi in scenari migliori.
Che si intende per scenari migliori?
Di solito, posti in cui si viene pagati di più. Ma possono essere anche squadre che competono a livelli più alti, o magari la squadra del cuore. Carlos Tevez (che uso come esempio a prescindere dalla clausola rescissoria – che non aveva) a fine carriera ha scelto di tornare al Boca Juniors invece di rimanere alla Juventus (e se lo sarebbero tenuto molto volentieri), perché per lui, in quel momento, il Boca (anche con stipendio ridotto, anche con traguardi di livello inferiore) era lo scenario migliore.
Ripeto, di solito sono i soldi, ma non sempre è così.
Quindi siamo destinati a vedere sempre più giocatori che chiederanno la clausola rescissoria?
E’ altamente probabile, soprattutto a Napoli. Il Napoli è una grande realtà. Nel lustro di dominio juventino è stato chiaramente la seconda forza italiana (sia all’interno dei confini, sia in Europa). E’ una top 15 in Europa ed in generale una delle migliori squadre al mondo. Non è però un cosiddetto club di prima fascia. Penso al Chelsea, le due di Manchester, l’Arsenal, il Bayern Monaco, il PSG, Real Madrid, Barcellona e Juventus. Queste 9, come potere economico e competitività (sia all’interno del proprio paese, sia in ottica Champions League) sono fuori portata. Dietro vengono Atletico Madrid e Borussia Dortmund (e forse, se si stabilizzano, Liverpool e Tottenham), che comunque vengono spesso a loro volta depredate da quelle 9. Per il resto il Napoli se la gioca con chiunque, ma qualsiasi giocatore promettente tenderà a vedere il Napoli come un trampolino per quella scarsa decina di squadre europee.
E’ insensato dire che “snobbino il progetto”, “non ritengano il Napoli una società seria” e cose simili. Il Napoli, a prescindere da tutto e detto con realismo, non può competere con quei budget e non può lottare per vincere la Champions League. Se prende giocatori già di un certo livello (supponiamo che prenda Icardi), sarà costretto a concedere una clausola rescissoria per convincere il giocatore a venire, e deve entrare nell’ottica di cederlo dopo 2-3 anni se le cose andranno bene come si spera (ossia se il giocatore esplode definitivamente). Se invece prende giovani prospetti, il problema della clausola (come per Koulibaly e Hysaj) si sposterà dal momento dell’acquisizione al momento del rinnovo, ma si ripresenterà sempre. E’ una realtà da accettare, ed una volta che si concede la clausola poi si finisce in un limbo di impotenza: si spera che il giocatore faccia bene, ovviamente, ma se fa bene è probabile che la clausola venga attivata. In ogni caso è ovvio ed evidente che il Napoli, in questo momento storico e come succede anche ad una squadra come il Borussia Dortmund (finalista di Champions League e due volte vincitrice della Bundesliga in anni recenti), sia considerato un trampolino, una transizione fra le squadre piccole o medie, e le top assolute in Europa.
A proposito, ho citato il Borussia Dortmund, una squadra che si era opposta per esempio alla cessione di Lewandowski. Come è finita? E’ andato con un anno di ritardo al Bayern, ma lo ha fatto a parametro zero ed il BVB non ha intascato un euro. Idealmente invece 2 anni prima gli avrebbero dovuto rinnovare il contratto con clausola elevata: Lewandowski se ne sarebbe ugualmente andato, ma avrebbe lasciato loro parecchi soldi, come Higuain. La loro volontà di fare i duri alla fine ha portato a perdere ugualmente il giocatore, ed a zero.
Per questo a volte la clausola rescissoria, sebbene sia una concessione fatta al giocatore, è un amaro calice che va bevuto: se non viene concessa, le conseguenze possono essere pure peggiori (tipo il giocatore che non accetta di firmare e trasferirsi, oppure che se ne va prima e per meno soldi o addirittura a zero). Il Napoli con Higuain è stato costretto a metterla, ma ha trovato chi l’ha pagata ed ora ha tanti soldi per sostituirlo. Sarà solo una consolazione, ma non è magra di certo
Ringraziamo l´autore di un post apparso sul Blog “Il Napoli” di @NapoliOutsider
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