Napoli-Pescara 3-1: Mertens che spettacolo

Terza partita consecutiva in casa per il Napoli in questo 2017 e terzo successo di fila. Il Pescara dura un tempo, poi si fa prendere dalle solite disattenzioni e viene punito (3-1) dalla squadra di Sarri che tiene il passo di Inter e Roma. Il nuovo bomber azzurro è Lorenzo Tonelli, due reti in due partite con la maglia azzurra, mentre Hamsik e Mertens (dodici in campionato) non sono certo una sorpresa quanto a verve realizzativa. Sono stati loro tre a decidere una partita inizialmente complicata per il Napoli.
 Sarri ripartiva dalle sue certezze ritrovando un positivo Albiol al centro della difesa con Jorginho preferito a Diawara in regia. Il Pescara di Oddo, falcidiato dalle assenze compresa quella last minute di Stendardo, si presentava con un centrocampo folto ma senza in pratica esterni di ruolo. Esordio (deludente) per Gilardino al centro dell’attacco. Così agli ospiti restava l’arma del possesso palla, mentre il Napoli provava ad allargare il gioco a sinistra con l’ex Insigne molto ispirato (suo il primo tiro pericoloso del match) ed Hamsik bravo a farsi trovare alle spalle di Cristante per guardare la porta e andare a calciare. Era quello l’asse che funzionava meglio per Sarri (Callejon invece tagliava spesso verso il centro più che alle spalle di Verre) mentre gli ospiti palleggiavano bene fino alla trequarti perché Caprari (alta una sua punizione da buona posizione) faceva più da collante con il centrocampo che da spalla al centravanti. Pochi strappi in generale e quindi poche occasioni fino a fine primo tempo.
Troppo bello per essere vero il Pescara nei 45′ iniziali, la classifica è quella perché gli abruzzesi hanno troppe amnesie difensive. Nei primi quattro minuti della ripresa gli ospiti beccavano due gol: il primo su palla inattiva con il colpo di testa vincente di Tonelli, il secondo ad opera di Hamsik, bravo a mettere in porta con un bel sinistro al volo lo splendido assist confezionato da Zielinski. Nel mezzo di quei 120 secondi decisivi anche un contatto in area tra il solito Tonelli e Gilardino con Gavillucci che riteneva l’abbraccio tra i due reciproco ed una clamorosa occasione fallita da Callejon. A quel punto, era dura rialzarsi per gli ospiti anche perché prima di uscire dal campo un disastroso Gilardino non scartava il regalo di Strinic a due passi da Reina. Di conseguenza, il Napoli poteva gestire e affondare a suo piacimento sfiorando il tris a ripetizione (paratone di Bizzarri su Insigne e, con l’aiuto della traversa, su Jorginho). Quando Mertens faceva cinquanta con il Napoli, deviando in rete il cross di Allan, la partita andava definitivamente in archivio. Il San Paolo cantava già per Maradona e per i suoi nuovi idoli mentre Mitrita si procurava il rigore del 3-1 trasformato al fotofinish, al terzo minuto di recupero, da Caprari.

Reina 6 – Battuto dal dischetto, per il resto mai realmente chiamato in causa. Prende voto più che altro per un paio d’uscite non semplici sulla trequarti ed i soliti rilanci che diventano lanci per gli attaccanti

Hysaj 5,5 – Mezzo punto in meno per il fallo da rigore allo scadere che impedisce al Napoli di chiudere con la porta imbattuta. Ingenuità da evitare, anche se fino a quel momento non aveva demeritato più di tanto.

Tonelli 7 – Continua la sua favola. Seconda partita e secondo gol, anche questo pesantissimo, sbloccando una gara che si stava complicando tantissimo. Grandissimo stacco su palla inattiva, anche se fino a quel momento non erano mancate diverse sbavature.

Albiol 6,5 – Solita qualità nell’impostare l’azione da dietro. Mette spesso una pezza anche a qualche errore di Tonelli, messo in difficoltà da Strinic in occasione della chance di Gilardino.

Strinic 6 – Qualche buona chiusura, soffrendo poco, ma non accompagna molto l’azione. Rischia grosso mettendo in difficoltà Albiol e quasi regalando il gol a Gilardino (dall’86’ Maggio sv)

Zielinski 7 – Ancora tra i migliori. Nel primo tempo è un po’ soffocato dal pressing, ma gli spunti migliori sono comunque i suoi. Nella ripresa tra le linee fa malissimo alla squadra di Oddo. Bellissimo l’assist per Hamsik (dal 65′ Allan 6,5 – Grandeimpatto sul match, mandando in porta Callejon, sventagliando al centro per una girata di Hamsik e mandando in gol anche Mertens nel finale)

Jorginho 6,5 – L’italo-brasiliano torna titolare dopo il match di Coppa e si rilancia a buoni livelli. Chiude la gara con addirittura 139 passaggi, sbagliando poco e velocizzando la manovra soprattutto nella ripresa.

Hamsik 7 – Prestazione di livello del capitano, provando ad allargare il gioco e pescare gli esterni in profondità, anche nel primo tempo col Pescara molto aggressivo. Nella ripresa trova il gol con un grande inserimento e chiude con 114 passaggi ed il 94% di precisione.

Callejon 6 – Nel primo tempo il suo movimento in profondità crea qualche grattacapo ad una retroguardia ben organizzata. Nella ripresa continua a giocare per la squadra, ma ha due buone occasioni che non concretizza.

Mertens 6,5 – Tanti palloni giocabili, ma pasticcia molto soprattutto nel primo tempo quando c’è tanto traffico nell’area del Pescara. Meglio nella ripresa, sfiora il gol di testa e poi in girata ed alla fine lo trova con un bel movimento.

Insigne 6 – Non una partita memorabile, sbagliando diverse scelte ed alcune conclusioni alla portata di uno con le sue qualità. Nella ripresa Bizzari poi gli nega il gol alzando in angolo. (dal 79′ Giaccherini sv)

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