Napoli-Genoa 2-0. Zielinski gol, Giaccherini si sblocca

Avvio lento poi gli azzurri si liberano nella ripresa trascinati da un super Mertens: al 50′ sblocca il polacco, al 68′ raddoppia Giack alla prima da titolare in azzurro. Sarri torna 2°

Il Napoli va a Madrid per giocarsi l’andata degli ottavi di Champions con un bagaglio pieno di entusiasmo figlio della vittoria sul Genoa che è legittima e meritata nonostante un primo tempo su ritmi soporiferi. Gli azzurri però hanno avuto la meglio sui rivali non appena hanno accelerato, quasi come se in precedenza avessero risparmia energie preziose in vista del Bernabeu. Sugli scudi Zielinski, che ha aperto le marcature, spaccando in due una partita resa complicata dalla tenacia del Genoa e dagli accorgimenti tattici di Juric.

poche emozioni — Sarri sceglieva Maggio e Giaccherini per sostituire gli squalificati Hysaj e Callejon mentre al centro della difesa tornava Koulibaly dopo la lunga assenza per la Coppa d’Africa. Juric – che dopo 19′ perdeva Gentiletti e nel finale di primo tempo Veloso – preferiva Rigoni a Pandev, una mossa dettata dall’esigenza di marcare stretto Diawara. Una mossa che inizialmente sorprendeva il Napoli che a quel punto doveva attaccare per vie esterne con Giaccherini ed Insigne che dovevano allargare la difesa a tre degli ospiti. Simeone invece riusciva ad allungare la retroguardia azzurra, come quando costringeva Koulibaly ad una deviazione in angolo al 20′. Padroni di casa quasi “schermati” dalla disposizione del Grifone e che reclamavano per un contatto in area tra Rigoni ed Hamsik. La partita stentava a decollare anche se al 32′ Koulibaly su cross di Ghoulam sfiorava l’eurogol al volo di sinistro. Era il segnale che il Napoli stava iniziando a spingere anche perché Zielinski cambiava passo (suo l’assist per il primo tiro in porta della serata, da parte di Insigne, sul quale Lamanna metteva in angolo). Lorenzinho era tra i più positivi del Napoli, e di sicuro il più pericoloso, in un primo tempo avaro di emozioni che si chiudeva con un tiro debole di Giaccherini bloccato da Lamanna.

uno-due da k.o. — Ripresa senza cambi iniziali ma con ritmi diversi imposti dal Napoli che passava al 5′ complice un rinvio corto da terra di Hiljemark che metteva sul sinistro del polacco il pallone dell’uno a zero che praticamente dava il via ad una partita diversa con Mertens ed Insigne che iniziavano una battaglia personale con Lamanna. Il Genoa allargava infatti le maglie della sua difesa pur faticando a cambiare atteggiamento tattico tanto che Juric si giocava l’ultima sostituzione dopo meno di un quarto d’ora (dentro Taarabt per Palladino). Un cambio dettato dall’esigenza di supportare Simeone e provare ad impensierire Reina (impegnato soltanto in un paio di circostanze). La coperta del Genoa, però, così si accorciava ed il Napoli negli spazi dimostrava ancora una volta di essere letale. Mertens vinceva un duello con Burdisso e serviva a Giaccherini un cioccolatino solo da scartare per il 2-0 che metteva in ghiaccio il risultato. Il finale era quasi accademico tanto è vero che il Napoli sprecava troppo ma non subiva niente, merito anche del rientro di Koulibaly. Forse la migliore notizia in vista di Madrid perché il Napoli dovrà innanzitutto non prenderle per poi provare a far male alle Merengues con i suoi piccoletti lì davanti.

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