Napoli Inter scampoli di bel calcio,finisce in parita 0-0

Il bel gioco del Napoli è stato arginato da una solida Inter, per un pareggio alla fine giusto, nonostante un paio di occasioni clamorose che gli azzurri non sono stati abili a concretizzare.
La squadra di Sarri ha proposto scampoli di bel calcio, con ottime uscite palla al piede dalla difesa, giocate di prima e pallino del gioco nelle sue mani per quasi tutto il match. Ma oltre a ciò è emersa anche la difficoltà di fare breccia nella difesa interista, molto fisica e ben organizzata. Il Napoli è apparso un po’ “spuntato”, con un Mertens appannato, che non è mai riuscito a saltare il diretto avversario e non è mai riuscito a trovare la profondità, se non in un’occasione al 90°. La manovra partenopea non è riuscita a trovare un’adeguata finalizzazione. La soluzione più provata è stata la conclusione dalla distanza di Insigne, accentrandosi da sinistra. Ma gli attaccanti non sono mai riusciti a penetrare palla a terra tra le maglie della retroguardia nerazzurra, anche a causa delle ottime prestazioni individuali dei difensori avversari, Škriniar su tutti, poderoso nell’intercettare ogni tentativo di superarlo degli attaccanti napoletani.
Con l’andare del match, e con l’aumentare della stanchezza post Champions, gli attacchi del Napoli si sono fatti sempre più prevedibili, anche in virtù delle opache condizioni fisiche individuali. Sia Insigne che Mertens, infatti, hanno mostrato segni di affaticamento, facendo intendere quanto pesante sia la mancanza di una seria alternativa in attacco, dopo l’infortunio di Milik. Gli azzurri sono stati bravi, però, a non disunirsi e non cedere sotto i colpi delle temibili ripartenze dell’Inter. La squadra di Spalletti ha infatti mostrato in qualche circostanza di potersi rendere pericolosa in contropiede e di poter far valere la propria maggior freschezza nei minuti finali. Per questo può essere considerato un merito del Napoli quello di non aver forzato le situazioni d’attacco, prestando di conseguenza il fianco alle insidie offensive che i nerazzurri avrebbero potuto portare.

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Premium Sport dopo il pareggio contro l’Inter: “Handanovic è straordinario, forse il più forte portiere del mondo in questo momento, ma in generale abbiamo trovato di fronte un’intera squadra molto solida. Sono soddisfatto di quello che ha fatto il Napoli: avere il 75% di supremazia territoriale senza concedere tanto agli avversari sono segnali che il match l’abbiamo giocato su buoni livelli. Dal punto di vista delle palle gol sono due punti persi, ma se continuiamo con questo genere di prestazioni sarà difficile non fare risultato pieno. Insigne? Ieri il ragazzo non sentiva dolore e abbiamo deciso di rischiarlo. Ci sono anche alcune situazioni in cui non siamo stati tanto lucidi e su questo aspetto dobbiamo migliorare, specialmente quando un compagno che ha la palla può far segnare un altro compagno che è in posizione migliore. Più motivazioni in Europa o in Italia? La mia sensazione è che questa squadra sia più motivata in Serie A: è bellissimo fare la Champions e qualcosa dal punto di vista delle energie qualcosa ci toglie, ma non ho visto cali oggi. Io potrei anche intervenire, ma se nella testa dei giocatori c’è la convinzione di essere più competitivi in campionato piuttosto che in coppa è difficile far scattare l molla. Forse inconsciamente i giocatori pensano che in coppa non si possa arrivare in fondo e in campionato sì. La mia protesta con Irrati? Ci sono forme di razzismo che vengono tutelate e a noi, quando ci gridano ‘terroni’ oppure ‘Vesuvio lavali col fuoco’ non ci viene concessa la stessa tutela: questo mi fa arrabbiare. Spalletti mi ha definito Ministro dell’Economia? Allora lui è il Ministro della Difesa!”.

Pagelle:

Reina 6,5 – Reattivo sul tentativo di Borja Valero. Un altro intervento su Icardi e per il resto è impegnato nel gioco da dietro con i piedi.

Hysaj 6,5 – Si sgancia in poche occasioni, creando però azioni interessanti. Resta quasi sempre basso, temendo la progressione di Perisic che limita bene. Risolutivo in un paio di diagonali impegnative.

Albiol 6,5 – Sbaglia poco o nulla, sempre in anticipo su Icardi e preciso nell’uscita da dietro (102 tocchi col 96% di precisione). Importantissimo il salvataggio sulla linea su Vecino

Koulibaly 6,5 – Rischia non salendo nel primo tempo e tenendo in gioco Borja Valero che va al tiro. Bene nel gioco da dietro, facendo ripartire bene l’azione, e infiamma il San Paolo con la progressione che termina col tiro.

Ghoulam 6 – Coinvolto di meno rispetto al solito, ma soffre relativamente poco Candreva e disputa comunque una buona gara creando tanti triangoli a sinistra nel primo tempo.

Allan 6 – Prezioso quando l’Inter prova a ripartire, più nel primo tempo. Per il resto con l’Inter schierata è difficile per lui sostenere l’azione col pallone tra i piedi (dal dal 75′ Rog sv)

Jorginho 6,5 – Torna titolare e disputa una buona prova, gestendo bene il 94% di 95 passaggi, eludendo benissimo la pressione di Borja Valero. Grande applicazione, colleziona anche recuperi leggendo bene le traiettorie.

Hamsik 6,5 – Un tiro dal limite di poco a lato, ma la sua gara è a tutto campo. Bellissimo l’assist per il colpo di testa di Insigne nel primo tempo, tutte le azioni migliori partono da lui. Viene richiamato in panchina quando sembra uno dei più brillanti (dal 71′ Zielinski 6 – Non sembra avere un grande impatto sul match, ma poi sfodera un tiro improvviso che impegna Handanovic)

Callejon 6 – Non sembra avere la brillantezza delle scorse partite. Trova un bell’inserimento nel primo tempo, ma Handanovic chiude bene il diagonale, poi ha un buono spunto nella ripresa. Poco però per uno come lui.

Mertens 5,5 – Serata complicata. Perde tanti palloni nel duello in velocità con i centrali interisti. Egoista nella ripresa andando al tiro con Insigne tutto libero, poi allo scadere Handanovic gli nega il gol ma il tiro poteva essere migliore.

Insigne 6 – In dubbio fino alla rifinitura, ma parte dall’inizio e disputa anche una buona gara. Cambia passo sull’esterno e quando si accentra sfiora il gol a giro in un paio di occasioni (dal 79′ Ounas 6 – Entra ancora una volta bene nel match, con personalità provando l’uno contro uno, e dà la scossa nel finale)

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