Napoli-Verona 2-0, Koulibaly e Callejon abbattono il bunker veneto

La squadra di Sarri crea tanto ma pecca di precisione e trova sulla sua strada un grande Nicolas. Nella ripresa il difensore senegalese (tra le proteste degli ospiti, espulso Pecchia) trova il vantaggio e poco dopo lo spagnolo chiude il conto.

NAPOLI – Il netto risultato finale (2-0) ha comunque premiato la squadra migliore in campo, ma non basta da solo per raccontare nei dettagli la sfida del San Paolo tra Napoli e Verona, che è rimasta in bilico per molto più tempo del previsto e ha tenuto a lungo sulle spine i 45 mila tifosi in tribuna. C’è stato infatti bisogno del contestatissimo gol di Koulibaly, a metà della ripresa (21′), per mettere fine alle inattese sofferenze degli azzurri e dei loro tifosi. Poi il bis di Callejon ha chiuso i conti, al termine di una gara in cui la capolista ha colpito pure due pali ed è stata costretta a stringere i denti dalle grandi parate del portiere Nicolas. Il migliore.

Il Napoli è sceso in campo con il triplice obiettivo di difendere il suo primo posto in classifica, lasciarsi alle spalle l’eliminazione dalla Coppa Italia e regalare una gioia ai tanti tifosi accorsi al San Paolo, dove finora gli azzurri hanno incontrato molte più difficoltà rispetto alle sfide giocate in trasferta. Il tridente leggero è meno irresistibile negli spazi stretti e Sarri ne ha avuto una conferma anche nella gara contro il Verona, rimodellato per l’occasione da Pecchia con un modulo giocoforza molto prudente (4-5-1): in cui Romulo ha avuto il compito di togliere il fiato con il pressing a Jorginho e l’isolato Kean di fare a sportellate in avanti con Albiol e Koulibaly, per dare un po’ di respiro alla sua difesa. Ne è dunque venuta fuori una partita a senso unico e giocata in una sola metà campo, con il palo colpito da Mertens (17′) e almeno 7 nitide occasioni da gol costruite prima dell’intervallo dalla capolista, che tuttavia non è stata capace di sbloccare il risultato. Nicolas ci ha messo del suo con un paio di parate decisive, sugli assalti più convincenti di Insigne e Mertens. La rete del vantaggio non è arrivata però soprattutto per l’imprecisione e qualche preziosismo di troppo di Hamsik e compagni.

Inevitabile la sfuriata durante l’intervallo di Sarri, che ha chiesto e ottenuto dai suoi maggiore determinazione al momento del tiro in porta. Ma Nicolas ha detto ancora di no ai tentativi di Insigne e Hamsik, venendo poi salvato di nuovo dal palo (13′) su un colpo di testa ravvicinato dell’attaccante della Nazionale. Il San Paolo ha cominciato a vedere le streghe e il timore di una partita maledetta per gli azzurri si è rafforzato al 17′, quando l’arbitro Abisso ha giustamente annullato per fuorigioco (con il conforto del Var) il gol di Mertens su assist di Callejon. L’incubo della capolista è dei 45 mila è svanito tuttavia lo stesso subito dopo, quando Koulibaly (21′) è saltato più in alto di tutti e ha superato da pochi passi Nicolas, su un angolo pennellato da Mario Rui. Le immagini non hanno mostrato alcuna carica sul portiere, a dispetto delle vibranti proteste che sono costate l’espulsione a Pecchia e l’ammonizione a Caceres. Le tensioni sono state poi spazzate via in maniera definitiva dal raddoppio di Callejon (33′), su un bel cross di Insigne. Per Reina solo una parata sul contropiede di Pazzini, subentrato a Kean. Il pomeriggio di super lavoro di Nicolas è finito invece solo al 47′, con l’ennesimo volo del portiere su un tiro a giro di Jorginho. L’ultima emozione di 90′ comunque più combattuti del previsto.

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