Napoli-Chievo 2-1, Milik e Diawara firmano la rimonta azzurra

La squadra di Sarri gioca male, va sotto nella ripresa (gol di Stepinski) ma ha la forza di reagire e di trovare il successo grazie al polacco e al centrocampista che al 93′ fa esplodere il San Paolo. Juve di nuovo a -4.

NAPOLI – All’ultimo respiro, con il cuore e con un gol rabbioso di Diawara quasi allo scadere del recupero, che ha trasformato la accesa contestazione delle curve del San Paolo (contro De Laurentiis) in una festa incontenibile. Tutto merito dell’orgoglio del Napoli, che è riuscito a ribaltare in extremis una situazione ormai disperata, battendo il Chievo in rimonta (2-1) e riportandosi a -4 dalla Juventus, quando il sogno scudetto sembrava definitivamente svanito. La irriconoscibile squadra di Maurizio Sarri, sotto di un gol a 4′ dalla fine dopo essere stata colpita a metà della ripresa da Stepinski, è riuscita invece prima a pareggiare con Milik e poi a conquistare una vittoria che vale oro, ribellandosi alla resa nonostante il pomeriggio pessimo di quasi tutti gli azzurri.

Il Napoli è sceso in campo nelle peggiori condizioni psicologiche possibili, dando la sensazione di avere accusato oltremodo il colpo per l’allungo in classifica della Juve, allontanatasi ancora di più grazie alla vittoria nell’anticipo contro il Benevento. Al di là della pressione, però, gli azzurri hanno dovuto fare i conti anche con la pesantezza delle loro gambe e con il gran caldo, che ha evidenziato in maniera ancora più netta il calo atletico della formazione di Sarri. Pure con il Chievo, infatti, ad Hamsik e ai suoi compagni è mancata la solita brillantezza soprattutto nella fase offensiva, apparsa già nelle precedenti sfide con Inter, Genoa e Sassuolo troppo prevedibile. Si sono inoltre fatte sentire le assenze per squalifica di Albiol e specialmente di Jorginho, il direttore di una orchestra che per mesi aveva suonato una musica a tratti entusiasmante, prima di cominciare a stonare in maniera vistosa. Non è bastata nemmeno la carica dei circa 50 mila tifosi del San Paolo, costretti ad assistere a un primo tempo molto deludente e con pochissime emozioni, nonostante qualche discreta iniziativa di Insigne. Mediocre è stato al contrario il contributo di Mertens e Callejon, che ha fallito (16′) la migliore occasione per sbloccare il risultato, con un destro da pochi passi mandato alle stelle.

Sorrentino ha dovuto fare fino all’intervallo soltanto una parata vera, su Mertens, Si sono spenti invece sull’esterno della rete gli assalti di Insigne e Hamsik. La lentezza ha reso prevedibile la manovra del Napoli, ma Sarri è rimasto impassibile in panchina e non ha preso alcuna contromisura. Gli azzurri hanno provato finalmente a darsi una scossa in avvio di ripresa, rendendosi subito minacciosi con Insigne. L’occasione per dare una svolta alla partita se l’è procurata però poco dopo Mertens, conquistando un calcio di rigore grazie a una trattenuta di Depaoli. Il tiro dal dischetto del belga (6′) è stato tuttavia respinto con un balzo da Sorrentino, che è successivamente diventato il grande protagonista del pomeriggio al San Paolo, esaltandosi in più occasioni (aiutato dalla traversa su Tonelli). Niente ha invece potuto fare Reina sulla prima sortita del Chievo, trasformata in gol con una conclusione precisa da Stepinski (28′), favorita da un disimpegno errato di Koulibaly.

Su Fuorigrotta è calato il gelo, che si è poi trasformato nella contestazione. Ma con in campo Milik il Napoli ha cambiato volto ed è andato disperatamente all’assalto. Il polacco ha trovato il pari di testa (43”) su un assist di Insigne, che poco prima aveva polemizzato con un gesto plateale con i tifosi. Poi è arrivato anche il gol liberatorio di Diawara, in mischia, al terzo e ultimo minuto di recupero: giusto in tempo per credere ancora alla rimonta scudetto.

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.