Il Napoli cade a Bologna, 3-2 contro i rossoblu.

Il Bologna scende in campo determinato, obiettivo classificarsi al 10esimo posto e salvarsi. Il Napoli è un pò sottotono nel primo tempo e i rossoblu ne approfittano. C’è da dire che le mancanze di Koulibaly e di Allan, pesano e il secondo posto, ormai blindato, ha certamente influenzato le scelte di formazione del mister: Karnezis  di porta, Insigne e Milik in attacco, quindi Malcuit, Albiol, Luperto, Ghoulam, Verdi, Zielinski, Ruiz, Younes. Questa formazione non concretizza, anzi sbaglia, soprattutto in difesa. Al 43′ arriva la rete firmata da Santader, sicuramente l’uomo partita, e dopo soli due minuti quella firmata dall’ex partenopeo Dzemaili. L’Arbitro fischia la fine del primo tempo, si va negli spogliatoi sotto di due gol, c’è da recuperare, le reti e la formazione della squadra.

Nella ripresa il Napoli cambia atteggiamento e al 57′ arriva la rete, convalidata in seguito al consuto VAR, firmata da Ghoulam , seguita dopo 20 minuti dall’immancabile gol di Mertens (che entra al posto di Insigne), il Bologna è la sua vittima preferita.

Il match al 80′ è aperto ma dopo 8 minuti arriva il gol fortunato e casuale di Santander, che regala la vittoria al Bologna mentre il Napoli chiude questo campionato con una sconfitta ma con un secondo posto comunque soddisfacente.

Al termine del match Mertens rassicura i tifosi, viste le voci circa la sua partenza da Napoli, affermando che quello di questa sera non era l’ultima partita in azzurro.

Il Campionato volge al termine, tra alti e bassi, gli azzurri ci hanno regalato tante emozioni, dalla gioia pura alla rabbia, dall’orgoglio alla delusione ma la passione che si legge negli occhi dei giocatori, dello stesso mister, (divenuto partenopeo in meno di un anno preferendo il sole di Napoli alla nebbia di Milano), dei tifosi locali e all’estero è un fuoco che brucia e che non si spegne mai. Grazie ragazzi per quello che ci avete fatto vivere e grazie a tutti i soci del club per aver supportato e condiviso insieme queste emozioni partenopee come una grande famiglia.

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