Dopo lo schiaffo di mercoledì, arriva il colpo basso con la Roma: 2-1

Una sfida carica di tesione, il Napoli scende in campo. Grandi aspettative, visti i recenti pareggi.

Il primo tempo è sbloccato dalla Roma con Zaniolo al 19′. Il Napoli appare spento, non concretizza, non c’è gioco e non si distingue quella identità partenopea. Meret, come sempre, cerca di salvare il match e fa una grande parata sul rigore di Kolarov. Le occasioni del Napoli portano il nome di Milik e Zielinski ma non si concretizzano. Primo tempo terminato. Sotto di un solo gol, per fortuna e grazia di Meret.

Nel secondo tempo Veretout raddoppia con un secondo rigore concesso alla Roma. Tanti sbagli da parte dei partenopei. Meret è umano, è difficile già parare un rigore, figuriamoci due. Milik cerca di risollevare il match ma il suo gol non ribalta il risultato finale del match. 2-1 contro la Roma.

Un unico neo sono stati i cori razzisti “lavali con il fuoco” diretti ai tifosi partenopei. Al 68′ un arbitro esasperato e dopo differenti richiami sospende il match per cori di discriminazione. Dzeko invita i tifosi all’applauso e a smetterla con quell’atteggiamento. Hanno resistito fino a fine partita, poi hanno ricominciato.

Cori razzisti a parte, i tifosi partenopei, seppur delusi, hanno continuato a sostenere la squadra con canzoni e cori. Si tratta di napoletanità e non tutti possono averla e/o capirla. Ma oggi è stato inflitto un altro colpo. Speriamo che in Champions l’andazzo sia decisamente migliore.